JMC’s Irish Adventures 2001

STARRING:

JACK

MIKI (theOwl)

CARLO



GUESTSTAR:

All people met during the tour



Prologo

Sono passati quasi quattro anni da quell’estate del 2001, quando io, Miki The Owl e Carlo, tre baldi1 studentelli di quel luogo ameno che è ingegneria, ci imbarcammo per una sontuosa breve vacanza sull’isola di smeraldo; dopo una lunga gestazione, con annessi sfottò dell’amico Zappa, riuscimmo ad organizzare questo viaggetto che ci portò a zonzo tra le verdi lande gaeliche.

Come detto ne è passato di tempo e sono successe un sacco di cose: il Carlo si è laureato (in compagnia dell’inseparabile Ciottolone, che s’è pure ammogliato), lo Zappa, in attesa di uscire dal lungo tunnel di ingegneria, ha prodotto, in collaborazione con la gentilissima consorte, un pargoletto (si chiama Marco ma visto il nickname del padre viene scontato chiamarlo Zappino, spero che il padre non si offenda per questa citazione), il Gufetto Miki, anch’egli ancora presente a inge, si è ammorosato (e mi sa prossimo all’ammogliamento anche se lui vorrà querelarmi per questa affermazione), c’è stato il 5 maggio 20022 (coloro di fede nerazzurra sanno cosa voglio dire, ahimè), c’è stato anche il 28 maggio 20033 (e qui a soffrire sono i gobbacci), si è laureato pure MPardo, gli U2 hanno partorito un nuovo disco (HTDAAB) e si preparano per un nuovo tour (proprio come quell’estate)... probabilmente l’unico che si ritrova in una situazione simile ad allora, a parte qualche anno in più sul groppone, sono io e sinceramente non è proprio una gran cosa... Tant’è...

Non so esattamente il perché mi sia deciso ora a scrivere queste righe, non voglio sembrare un nostalgico che vive di ricordi; tuttavia è innegabile che in quell’estate ci furono due “avvenimenti” che la resero “speciale” e in quanto tale meritevole di essere ricordata: il concerto degli U2 di Torino del 21 luglio (per un fan accanito come me, come il Gufetto peraltro, è una data da ricordare) e la vacanza in Irlanda, un paese che da molto tempo desideravo visitare e che non mi deluse. I due avvenimenti accaddero ad una settimana l’uno dall’altro e ciò la rese ancora più bella (al concerto ci andai con Miki, c’era pure lo Zappa che però negherà di aver vissuto un momento chissà quanto particolare).

All’inizio dell’estate io Miki e Carlo ci trovammo in una situazione comune: che combinare per le ferie? Devo premettere che non ci conoscevamo da molto tempo, il nostro rapporto, come quello con lo Zap e altri, era nato nelle pene comuni passate nell’acquario di inge a piangere sui libri in attesa delle fatidiche (e non raramente infruttuose, ahinoi) date degli esami universitari; tuttavia avevamo una necessità comune (che ferie fare) e dei gusti comuni (allergia alle spiagge e agli ombrelloni, malsopportazione del caldo afoso tipico dell’estate bresciana). Dopo un po’ di tempo passato a vagliare possibili mete (tutte a nord delle Alpi)e mezzi di trasporto (la caga di Miki a salire su un aereo e la sua passione per la guida della sua Astra, soprattutto se dotata di post-bruciatore)trovammo nel Fly&Drive in Irlanda un punto d’incontro (la durata di una settimana con pernottamento nei B&B era adeguata alle nostre finanze).

Quanto riportato è la trascrizione del “diario di viaggio” che scrissi durante il tour annotando tutto ciò che mi veniva in mente; ho cercato di riportare quanto scritto il più fedelmente possibile, omettendo tuttavia le considerazioni strettamente personali (che come tali rimangono strettamente mie); mi scuso se a volte il linguaggio non è proprio canonico e grammaticalmente corretto ma ho preferito lasciarlo così.

Mi corre d’obbligo ringraziare ancora Miki e il Carlo per la bella vacanza.

Alcune indicazioni che si possono trovare nel testo e relativo significato:

NdJ sta per Nota del Jack;

NdG sta per Nota del Gufo;

NdC sta per Nota del Carlo;

NdA sta per Nota dell’autore, non sono note presenti nello scritto originale ma aggiunte dall’autore in fase di stesura.

1... Baldi??? Mah... lo Zappa mi fa notare che eravamo già un po’ stagionati... NdA

2Ultima giornata del campionato di calcio 2001/2002: Lazio-Inter 4-2, Udinese-Juventus 0-2 con annesso sorpasso degli odiatissimi gobbacci sulla beneamata

3Finale di Champions League 2002/2003 a Manchester, il Milan sconfigge la Juventus ai calci di rigore

P.s. Esiste anche un “dietro le quinte” realizzato da Zappa con le foto di JMC al loro rientro e dei fantastici fumetti, sempre di Zappa, che però non sono ancora pubblicati...

July 28th, 2001

Ok, si parte!! Siamo a Linate in attesa di imbarcarci (il volo parte tra circa 40 minuti). Carlo con il cappello alla pescatora fa un po’ ridere (sembra Sampei, NdG). La giornata è iniziata presto: sveglia 6.30, arrivo alle 7.05 in stazione a Brescia, alle 7.28 io e Miki abbiamo preso il treno per Milano Centrale da dove abbiamo preso il pullman per Linate. Alle 9.05 eravamo già a in aeroporto: quel cazzone di Carlo è arrivato alle 9.40. Sono le 11.38, l’aereo non è ancora partito (doveva partire alle 11.30), Carlo si è impossessato della gazza mentre Miki ostenta sicurezza: si starà cagando sotto? (Lui dice di no, sarà vero???). Per recuperare il ritardo Miki ha prestato il postbruciatore all’Air Lingus, speriamo funzioni...

Ore 12.00: si decolla. Il viaggio prosegue tranquillamente (sontuosa la vista delle Alpi e della Manica dall’alto) fino all’atterraggio quando sono preda di un attacco di cagone. Appena l’aereo atterra mi fiondo nella toilet e quando esco sono già scesi tutti, manca poco che mi richiudano dentro (devo dire che le hostess mi hanno detto qualcosa ma io non ho capito un tubo, è ora che impari un po’ d’inglese4).

Dopo l’ingresso in aeroporto e la solita attesa per i bagagli cerchiamo il/la referente dell’agenzia che ci deve spiegare il tutto. Domanda: come mai c’avevano detto di cercare il cartello “Tour & Travel” mentre la referente (trovata dopo mezz’ora di ricerche) aveva il cartello “Hibernia”? Comunque alla fine è andato tutto a posto e ci hanno portato a prendere l’auto: una sontuosa Micra che ha anche l’autoradio con CD (alla faccia di Zappa), peccato che noi non abbiamo portato CD, provvederemo in fretta.

Dopo un’ora di viaggio (Miki si è adattato subito alla guida) abbiamo scovato il B&B vicino al piccolo paesino di Blessington, 20 miglia circa a Sud di Dublino: stellare. Camera piccola ma bella con bagno e necessario per fare il tè in camera. In più il gentilissimo proprietario ci ha preparato il tè di benvenuto con sontuosi biscotti al cioccolato.


Il B&B del Fattore

Per la cena abbiamo girato un paio di paesini e siamo finiti in pub a Naas, dove sfortunatamente non facevano da mangiare ma c’erano delle cameriere molto carine (e qui Miki ha iniziato a non capire più nulla dopo che ha sentito la mano di una di esse toccargli diverse volte il culo). Presi dalla fame io e Carlo abbiamo trascinato il Gufo fuori dal pub (con suo enorme disappunto) ma per nostra sfiga la cena si è ridotta a 6 terribili e disgustose crocchette di pollo del McDonald’s.

Abbiamo concluso la serata con una spedizione a Dublino con una passeggiata in Temple Bar: un pieno di gente soprattutto giovane. Non fosse stato che al ritorno ci siamo persi intorno a Dublino (prima di ritrovare la strada ci abbiamo messo un’ora) tutto sarebbe stato perfetto. Comunque all’una e mezza siamo arrivati al B&B e io mi sono fatto il tè presonno.

Note del Jack:

4Non che tre anni dopo la situazione sia migliorata di molto per la verità.. NdA



July 29th, 2001

La mattina è iniziata un’ora prima del previsto. Infatti avevo puntato la sveglia del telefonino alle 8.15 dimenticandomi di regolare l’ora, così è suonata alle 7.15 locali. Per mia fortuna io non l’ho sentita e ho dormito pacifico fino alle 8.30... Carlo e Miki erano un po’ piati... A proposito: il Gufo russa!! L’Irish breakfast preparata dal Fattore è stata sontuosa: bacon, eggs e sausages più tè, pane tostato e marmellata e extra vari. Con un po’ di malincuore abbiamo lasciato il B&B e ci siamo inoltrati nel cuore dell’isola verso Galway.


Moydrum Castle

Giunti ad Athlon, con Miki che ha sciovinato numeri d’alta scuola sul misto umido (spettacolare un passaggio su un ponte stretto e curva subito dopo), abbiamo cercato e trovato il Moydrum Castle. Probabilmente è un posto senza significato, visto anche lo stato di degrado in cui si trova, però è il castello che si trova sulla copertina di “The Unforgettable Fire” degli U2, quindi andava visto.

Nel primo pomeriggio siamo giunti a Galway sull’oceano Atlantico, sulla costa ovest dell’Irlanda. La cosa bella è che abbiamo fatto tutto il viaggio sotto nuvoloni grigie scrosci di pioggia e quando siamo arrivati a Galway abbiamo trovato cielo terso, sole, un vento freddo e ininterrotto. Abbiamo trovato relativamente in fretta un B&B per la notte (nulla a che vedere con quello di ieri) e abbiamo fatto un giro.

Galway sembra una bella cittadina di mare, con tanto di fiume che sfocia nella baia. Il centro è abbastanza affollato, con diversi negozi compresi quelli di CD in cui ho scovato diversi CD mai visti in Italia. Io ho comprato un singolo degli U2 (ovvio), Miki anche. Intelligentemente, sfruttando Miki, ci siamo sistemati per le notti di domani e martedi; quindi abbiamo fatto un giro nel parco vicino al centro e siamo rientrati per la doccia. Stasera per cena: ostriche!

Per cena ci siamo recati in un ristorantino nel centro di Galway dove ci siamo sparati un piatto del marinaio a testa (con l’ostrica). Dopo cena, visto che eravamo un po’ sfatti (abbiamo finito di cenare alle 23 passate con il sole che era tramontato da poco) siamo rientrati. Domani si va verso sud a vedere un po’ di scogliere.



July 30th, 2001

Il gufo ha russato tutta notte. La sveglia non ha dato problemi ma l’Irlanda dell’ovest ci accoglie con il suo clima tipico: cielo grigio, vento e pioggerellina. Non fosse per il vento non farebbe così freddo, credo che mi coprirò un po’ (anche per evitare i cagoni). Per questa mattina mi sono limitato ad una continental breakfast (tè, fette tostate con marmellata, succo d’arancia) mentre gli altri hanno bissato l’Irish breakfast. Il tour odierno prevede la discesa lungo la costa verso le Cliffs of Moher, scogliere panoramiche che dicono essere molto belle.

Ore 11.30: dopo un discreto viaggetto con tratti di misto umido, su cui il nostro pilota si è esaltato, e viste panoramiche dell’oceano abbiamo incrociato il Dunguaire Castle vicino all’abitato di Kinvarra. Il castello è un piccolo maniero con cinta di pietra che si trova su un promontorio che entra nella baia. Peccato per la bassa marea, ma è molto caratteristico.

Ore 12.00: abbiamo percorso tutta la strada che segue la costa attraversando paesini fatti di case sparse lungo la costa pietrosa. Siamo arrivati al punto finale della baia di Galway che ha un nome caratteristico “Black Head”: si vede che siamo nel punto in cui si apre l’oceano perché tira un vento boia. Le foto sono d’obbligo mentre è improvvisata la scalata alla collina rocciosa davanti al piccolo promontorio con tanto di faro. Il lontananza, in mezzo alle nubi, si vedono le Aran Island.

Ore 13.30: siamo arrivati alle Cliffs of Moher dopo un viaggio lungo la costa su strade sempre più strette piene di curve e saliscendi. Il panorama è stato spettacolare. Le Cliffs of Moher sono scogliere (credo alte circa 200 m) che si fiondano a picco sul mare; descrivere le viste che regalano è difficile, parleranno le foto. Peccato per le nubi, con il sole sarebbe stato uno spettacolo incredibile ma forse con le nuvole basse è più caratteristico. Ci siamo fatti una scarpinata sul sentiero lungo la scogliera e una ventina di foto. La prossima tappa è Bunratty, 10 km da Limerick, dove passeremo la notte.


Le Cliffs Of Moher

Ore 16.00: con Carlo alla guida siamo arrivati al B&B: ottimo. La stanza è larga, ci sono 3 letti separati (così non devo dormire con Carlo, visto che stasera tocca a Miki dormire da solo) e ci si sta comodi. Poi si va a fare un giro rapido a Limerick per la merenda e per eventuali acquisti (se ce n’è l’occasione).

Ore non mi ricordo: come detto nell’aggiornamento precedente siamo andati a fare un (rapido) giro a Limerick. Tutti i nostri acquisti si sono risolti in brioches anche perché tra le 17.30 e le 18 chiudono i negozi. Abbiamo individuato 2 negozi di dischi dove passeremo domani mattina. Dopo la doccia e un po’ di TV ci siamo recati in un pub di Bunratty (l’unico?), il “Village Inn”. Dall’insegna sembra che ci sia da quasi 400 anni. L’ambiente è proprio tipico (tutto legno, la sedia su cui mi sono seduto era molto instabile), in una delle stanze c’erano anche due che suonavano fisarmonica e chitarrina con canzoni da pub. Carlo si è esaltato subito della cosa. Per mangiare abbiamo deciso di rimanere nel pub e non salire nel ristorante annesso. La scelta si è rivelata vincente visto che mi sono sparato una decina di toasted smoked salmon sandwiches sontuosi e gli altri un piatto di salmone e pane nero (più alcuni crostini su mio consiglio).

La serata stava trascorrendo via tranquilla visto che quasi tutta la gente era nell’altra stanza con i due suonatori quando un signore (con bagozzo) si è messo a suonare il piano in parte al nostro tavolo e la gente si è spostata dove eravamo noi (citazione per un’irlandese bionda, Zappa non capisce un cazzo, e un’islandese veramente carina, peccato avessero il becco). La serata è quindi trascorsa con la gente che cantava sull’accompagnamento del pianista (in particolare un tipo molto grosso che ha cantato quasi tutto) fino a che, a mezzanotte, lo “Smilzo” (così Carlo ha soprannominato uno dei baristi) ci ha “cacciato” fuori (n.b.: il bar è stato chiuso alle 23.30). Sotto una pioggerellina fresca ce ne siamo tornati al B&B.

Stasera penso di aver trascorso la più tipica delle serate irlandesi (soprattutto quelle che si passano nei paesini).

Nota n1: Il gufo con la sua capacità di capire ed esprimersi in inglese all’estero potrebbe beccare parecchio se fosse meno lelo (e sfigato, a volte);

Nota n2: Da qualche minuto ho 30 anni. Non so se essere contento (li faccio in Irlanda) o attapirato (sono 30).

Good Night



July 31st, 2001

HAPPY BIRTHDAY TO ME

In realtà il compleanno è iniziato nel pub prima che lo “Smilzo” ci mandasse fuori. Stamattina il tempo non promette nulla di buono, speriamo migliori perché ci aspetta il giro del Ring of Kerry, percorso panoramico lungo la penisola di Iveragh nel sud-ovest dell’isola, e sarebbe bene ci fosse un po’ di sole visto che non lo abbiamo avuto ieri alle Cliffs of Moher. Rimando tutto al resoconto serale quando saremo al B&B che abbiamo prenotato sull’isola di Valencia (o Valentia), isoletta vicino alla penisola all’estremo ovest dell’Irlanda.

Ore 20: siamo da un po’ giunti al B&B (abbastanza carino, stanza grande con 3 letti separati) sull’isoletta dopo uno spettacolare giro lungo il Ring of Kerry (giro che finiremo domano), percorso da sud a nord, in senso contrario rispetto ai normali viaggi turistici: ciò ci ha permesso di evitare i numerosi pullman che abbiamo incontrato lungo il percorso. Non abbiamo visitato luoghi particolari ma ci siamo goduti lo spettacolo (e Miki si è esaltato sulle stradine strette e tortuose della costa).

Dopo una breve sosta a Limerick, dove io e Miki ci siamo presi un altro singolo degli U2 (Elevation versione DVD) lasciando però perdere alcuni bootleg dai costi enormi (70000 per dei CD doppi), ci siamo diretti verso Killarney sul Lough Leane. Passata Killarney è iniziata la parte bella del viaggio, lungo una stradina di montagna che ci ha permesso di ammirare dei paesaggi molto caratteristici. Fortunatamente il tempo è migliorato e finalmente ci ritroviamo con cielo sereno e quasi completamente sgombro da nuvole. Dopo aver percorso la strada lungo la montagna siamo scesi verso Kenmare, una bellissima cittadina posta dove la penisola di Iveragh inizia a sud: da qui parte (o finisce, dipende dal senso di percorrenza) il Ring of Kerry. Non sto ad elencare tutti i posti che abbiamo passato prima di arrivare qui sulla Valencia Island, sono sufficienti le viste panoramiche che ci siamo visti. Domani finiremo il Ring, visto che ci manca ancora un tratto di costa.


Il B&B su Valencia Island

BEFORE THE SLEEP: questo paese ha un difetto non indifferente (soprattutto nei paesini): mangiare dopo le 21.00 è impossibile. Siamo usciti dopo le 21.30 per andare a vedere il tramonto sull’altra parte dell’isoletta; purtroppo la mia lentezza ce ne ha fatto vedere solo la parte finale, comunque lo spettacolo è stato sontuoso. Per cena siamo tornati a Portmagee sulla terraferma ma le cucine dei pub erano già chiuse. Siamo quindi andati a Knightstown, la cittadina (o meglio il paesino) più grande dell’isola dove è successa la stessa cosa, quindi sulla strada verso Portmagee ci siamo fermati in un pub dove non c’era nulla da mangiare (ovviamente!). Finalmente in un piccolo pub di Portmagee siamo riusciti a mangiare tre fette di pane nero con salmone affumicato.

Voglio rimarcare la gentilezza della gente di questi posti (a parte rare eccezioni): il pub (piccolo) era pieno di gente e noi ci siamo trovati in mezzo al pub in piedi con in mano il nostro piattino e da bere (a proposito, gentile anche la proprietaria del bar a prepararci il cibi): un gentilissimo signore si è spostato e ci ha fatto sedere. Dopo lo “Smilzo”di ieri sera, l’eroe della nostra serata è il vecchio lupo di mare che chiacchiera seduto al tavolino con il nipote e due signori non del luogo (tra cui il ciccio che ci ha fatto sedere).

Domani ci ritrasferiremo a est (credo ci fermeremo a Kilkenny). Il bello dell’ovest è senza dubbio il paesaggio e la tranquillità; il questi giorni abbiamo incontrato pochissimi italiani, cosa non facile in questo periodo.



August 1st, 2001

BEFORE THE SLEEP: oggi è stata una tappa di trasferimento. Dalla Valentia Island siamo partiti verso Kilkenny percorrendo l’ultimo tratto del Ring of Kerry verso Killorglin quindi siamo tornati a Killarney dove ci siamo fermati un paio d’ore a girare per i vari negozietti (senza acquisti in questo caso). Già in qui si può notare che siamo in una meta turistica visto che si sente un frequente accento romano.


Il B&B a Kilkenny

Lasciata Killarney ci siamo addentrati nella campagna irlandese. Le principali tappe sono state: Mallow (a una trentina di km a nord di Cork) dove ci siamo fermati a cercare il B&B per la notte e per una abbondante merenda a tè e biscotti in una forneria/pasticceria; Cahir e Cashel dove ci siamo fermati per un giro alla Rocca, costruzione molto caratteristica, un castello tipico costruito su una collinetta in mezzo alla città (tipo quello dei film medioevali).Infine siamo giunti a Kilkenny verso le 19 e ci siamo diretti verso il B&B.

Siamo usciti per la cena e abbiamo dovuto affrontare il solito problema: dove e cosa mangiare? Dopo un giro a guardare i menù esposti fuori dai locali e un paio di tentativi andati a vuoto (cucina chiusa) ci siamo infilati in una specie di self-service (anche se ci hanno servito al tavolo). La cena è stata pessima (mi è sembrato di mangiare un sofficino), più simpatico il padrone (che ci ha raccontato delle sue visite in Italia). La serata si è conclusa in un pub (dove i cinghialoni del luogo non hanno mollato per un attimo il tavolo da biliardo, impedendo a me e a Carlo di fare una partitella).

Che dire della tappa odierna? A prima vista può sembrare una giornata quasi sprecata però (almeno per me) anche l’attraversamento della campagna irlandese permette di vedere cose molto carine. Stanotte è il mio turno nel letto doppio: visto che il compagno di letto è il Gufo, spero non russi troppo altrimenti lo caccio a dormire sul pavimento.



August 2nd, 2001

BACK TO THE FARMER

or

BACK TO THE BEGINNING



Così il Gufo Miki mi ha suggerito di intitolare la giornata. A proposito, the Owl mi accusa di aver voluto occupare tutto il letto e di averlo costretto a dormire in un cm quadrato. Può essere, del resto se io sono più grosso di lui è ovvio che occupo più spazio, ma lui si dovrebbe ricordare che quando dorme fa un casino boia! Aldilà delle polemiche interne al gruppo, passiamo a narrare la giornata. Dopo colazione abbiamo cercato di risolvere il primo problema della giornata, ovvero “dove dormiamo stanotte?”. L’idea era di avvicinarci il più possibile a Dublino e possibilmente di rimanere due notti nello stesso B&B. Sfortunatamente dopo diverse telefonate non siamo riusciti a trovare perciò abbiamo tentato la carta jolly: abbiamo richiamato il Fattore della prima notte. Ancora una volta si è dimostrato persona di alta classe (uno dei migliori di questo tour) e visto che le camere triple erano già occupate ci ha dato in uso le due doppie. Il Gufo di ciò è ovviamente molto contento, visto che è il suo turno di utilizzo del letto singolo e potrà dormire comodamente da solo, io e Carlo anche visto che non ci dovremo sorbire i suoi concerti notturni.


Il Trinity College a Dublino

Tornando alla giornata, appena abbiamo trovato posto ci siamo diretti verso Blessington, abbiamo lasciato le valigie al B&B e ci siamo diretti verso Dublino. Carlo era terrorizzato all’idea dei negozi di dischi, di articoli sportivi e delle tappe di un ipotetico U2 tour che avremmo potuto fare. In realtà l’impatto con la città non è stato forse dei migliori visto che in Temple Bar Square sembrava di essere a Trastevere (e non solo per l’insegna del ristorante). Dublino sarà sicuramente una bella città (il Trinity College, seppur visto da fuori, è proprio bello, immagino lo siano anche il castello e le cattedrali) ma è troppo meta turistica rispetto alla tranquillità dell’ovest. Comunque questo era prevedibile, come lo era la pioggia che nel pomeriggio ci ha rinchiuso in un bar perché avevamo lasciato lo zaino con i k-way e gli ombrelli in macchina (che babai).

Una pessima caratteristica di Dublino sono i cartelli stradali e il traffico, per trovare la strada per Blessington ci abbiamo impiegato una vita. Finalmente abbiamo pranzato (o cenato? Alle 15.30 da queste parti sa molto di cena...) decentemente (almeno io e Carletto: arrosto di vitello con patate e altre verdure, se impazziremo lo sapremo tra qualche anno). Forse Miki è stato meno fortunato con il suo Irish Stew, lo stufato tipico irlandese con carne di manzo, patate, cipolle e altre verdure. Il pomeriggio comunque si è chiuso con la pioggia e con il traffico del rientro.

Di Dublino non abbiamo visto molto (ma noi non sembriamo proprio dei turisti canonici), vedremo domani cosa fare. Per quanto riguarda i negozi di CD, ne abbiamo trovati un paio in Temple Bar con diversa roba che in Italia è difficile trovare (vinili di singoli vecchi, bootleg, ecc.) ma sembrano molto delle fregature (bootleg doppi a 30 punts sono un’enormità).

Alla sera siamo andati a Naas (vicino Blessington) al Grace Pub (quello di sabato sera). In questo paesino (quando torno voglio scoprire quanti abitanti ha, secondo me non più di 2o 3mila5) c’è un sacco di vita e il pub dove siamo andati era pieno di gente. è stata tutto sommato una piacevole serata che ha raddrizzato una giornata non proprio eccezionale. Non so se domani sera andremo a Dublino o passeremo la serata ancora qui.

5In realtà al tempo superava già i 10000 abitanti, attualmente ne ha circa 16000, NdA



August 3rd, 2001

LAST NIGHT IN IRELAND

Non siamo proprio dei turisti canonici: non abbiamo proprio intenzione di alzarci presto per correre a vedere quel posto o quell’altro. Così anche questa mattina la colazione è stata alle 9. La fattrice mi ha rifilato un’Irish breakfast che io non avevo intenzione di fare (gli altri si), spero che non si sia offesa se no gliel’ho finita tutta.

Salutati fattore e fattrice ci siamo diretti a Dublino (Baile àtha Cliath) prevedendo una sosta per trovare un B&B più vicino a Dublino e possibilmente all’aeroporto. Devo dire che questa volta Miki the Owl aveva ragione, forse era meglio fermarsi dal Fattore visto che dopo parecchie telefonate (e sterline) abbiamo trovato posto a Naas, a 5 minuti di strada da dove eravamo stanotte. A proposito, questa notte non mi sono dovuto sorbire il concerto di Miki, in compenso Carlo ha cercato tutta notte di fregarmi il piumone e di farmi dormire scoperto (cosa non molto gradita visto che di notte non fa molto caldo) e poi si lamenta che ha dormito in uno spazio ridotto!


Il B&B a Naas

Dopo aver trovato posto nel B&B siamo tornati a Naas per portare i bagagli e siamo andati a Dublino. Tra una cosa e l’altra a Dublino siamo arrivati più o meno a mezzogiorno. La visita a Dublino è stata poco turistica visto che abbiamo girato un po’ in Temple Bar e O’Connell Street per compere (soprattutto CD). Tra le altre cose ci siamo fermati in un internet point per controllare alcune recensioni sui bootleg (e abbiamo realizzato che rischiavamo delle fregature) e per scrivere una mail a quel cazzone di Zap (operazione fallita a causa del server). Sono abbastanza soddisfatto dei miei acquisti (maglia da rugby e CD), Miki è un po’ attapirato: lui dice perché sperava (anch’io) di trovare un sacco di CD che in Italia non si trovano, io credo perché io ne ho trovati un paio che lui non è riuscito a prendere. Ci siamo fermati a tritare in un pub, devo dire che il pranzo (o cena, dipende dai punti di vista visto che erano le 16) è stato ottimo.

In serata siamo andati a Naas in un paio di pub pieni di gente. Così abbiamo trascorso l’ultima serata in Irlanda (ma io mi riprometto di tornarci in fretta per vedere Dublino con meno turisti, cosa che me la farà apprezzare di più).

WHAT A NIGHT... THE IRISH TOUR IS ALL OVER...



August 4th, 2001

THE LAST DAY IN THIS COUNTRY

Quella stordita dell’Hibernian Tour! Ci aveva detto di arrivare in aeroporto con un certo anticipo per sbrigare le pratiche di riconsegna della macchina invece i cinghialoni del Car Hire hanno fatto tutto in 5 minuti. Avremmo potuto farci un ultimo breve giro in Dublin City invece abbiamo aspettato più di un’ora il check-in... Va beh...

Comunque alle 11.45 è iniziato il check-in, quindi siamo andati a fare un giro nei negozi dell’aeroporto dove io e Carlo (che a me sembra Christian Brocchi6)abbiamo comprato gli ultimi cazzilli (Miki, invece, non ha preso nulla, non ha trovato qualcosa che gli andasse a genio ed è sempre più attapirato). L’imbarco, previsto per le 13.25 (N.B.: questi orari sono di Dublino), è avvenuto alle 13.45 e il decollo, previsto per le 13.45, è avvenuto circa alle 14.20.

Il volo è stato tranquillo, spero che le foto che Miki ha fatto dall’aereo siano venute bene visto che ci sono state alcune viste molto belle. Alle 17.13 (ora di Milano) siamo atterrati a Malpensa dove abbiamo assaggiato subito l’afa boia che, nonostante il cielo coperto, c’è da queste parti. Stavo meglio al fresco!! Ritirati i bagagli (quello di Miki è stato il primo in assoluto a uscire)io e Miki abbiamo salutato Carlo (che è stato ritirato dal fratello) e abbiamo preso il Malpensa Express delle 17.45 che ci ha portato a Milano Cadorna dove siamo arrivati alle 18.21. Da qui abbiamo preso la metropolitana per Milano Centrale dove siamo riusciti a prendere l’Intercity per Brescia delle 19.05. Alle 20 siamo scesi dal treno: qui è finita la vacanza.


Goodbye Ireland

6Attuale giocatore del Milan, al tempo militava nell’Inter, NdA









Considerazioni varie e ringraziamenti

Per prima cosa devo ringraziare Miki e Carlo. Non ci conosciamo da molto ma fortunatamente avevamo in testa obiettivi e idea di vacanza simili quindi, almeno dal mio punto di vista, non ci sono stati grandi problemi. Se la mia vacanza è stata incredibile non è stato solo per i posti visitati ma anche per loro (che oltretutto hanno dovuto sopportare i miei cagotti, l’unica vera nota stonata del viaggio). GRAZIE...

Due note di merito:

Probabilmente ognuno di noi voleva vedere qualcosa che poi non ha visto ma io, e spero anche loro, sono completamente soddisfatto; credo che in una settimana non si potesse fare molto di più (almeno così ho la scusa per tornarci). Mi risulta difficile poi pensare ad un compleanno migliore di quello che ho passato visto che l’ho trascorso nei luoghi dove da anni desideravo esserci: la MAGICA IRLANDA.

Un grazie particolare va inoltre a tutta la gente incontrata, con particolare riferimento a: il “Fattore” di Blessington e sua moglie, esempio tipico dell’accoglienza tanto decantata di questo popolo (in particolare nei piccoli centri); allo “Smilzo” del pub “Village Inn” di Bunratty, per i crostini al salmone (ottimi), e a tutta la gente che si trovava lì quella sera (vedi note del 30 luglio); al cinghialone del pub di Portmagee che si è spostato per farci sedere e al Vecchio Lupo di Mare (che non ha fatto nulla di particolare ma era caratteristico) che ha passato la sera a parlare con il giovane nipote e poi anche con il cinghialone e sua moglie. Forse mi dimentico qualcuno... grazie anche a lui.

A proposito delle Irlandesi... credo che Zappa si debba ricredere...

A proposito di CD... Jack-Gufo 2-0 (così l’arbitro Cominassi ha omologato il risultato della partita), spero che Miki non sia troppo attapirato, in fin dei conti tra poco avremo il live di Torino...

Questo non è stato semplicemente un viaggio ma “IL VIAGGIO” che solo quello in Scozia può raggiungere come valore. Due cose prima di chiudere:

CIAO IRLANDA !!

7In realtà l’anno successivo non si è andati da nessuna parte e in Scandinavia ci sono andato per gli affari miei quest’anno (2004), NdA



Postille

I B&B dove abbiamo alloggiato:

Sabato 28/07/2001 AVELIN, Poulaphouca, Ballymore Eustace near Blessington, Co. Wicklow di Mrs Andrea Begg (e marito): “Il Fattore”;

Domenica 29/07/2001 DE SOTA, 54 Newcastle Road, Galway, Co. Galway (forse, anzi sicuramente, il meno bello di tutti, N.d.J);

Lunedi 30/07/2001 BUNRATTY HEIGHTS, Low Road, Bunratty, Co. Clare di Mrs Patricia Darcy vicino al pub dello “Smilzo”;

Martedi 31/07/2001 GLENREEN HEIGHTS, Knightstown Road, Valentia Island, Co. Kerry di Mrs Julie O’Sullivan (il più isolato);

Mercoledi 01/08/2001 ASHBURY LODGE, Castlecomer Road, Kilkenny, Co. Kilkenny di Mrs RubySherwood;

Giovedi 02/08/2001 AVELIN, Poulaphouca, Ballymore Eustace near Blessing-ton, Co. Wicklow di Mrs Andrea Begg (e marito): siamo tornati dal Fattore (il mito);

Venerdi 03/08/2001 DUN AONGHUS, Beggars End, Naas, Co. Kildare di Mrs Olive Hennessy.



Il nostro itinerario

Ecco la mappa (non precisissima ovviamente) del nostro tour. Legenda: 28/07/2001, 29/07/2001, 30/07/2001, 31/08/2001, 01/08/2001, 02/08/2001, 03/08/2001, l’ultimo giorno (trasferimento da Naas all’aeroporto per la partenza) non l’ho segnato.



DIETRO LE QUINTE” by zapzap



Written by Jack Mc Passany

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